Roma Kaputt Mundi

Questa raccolta di racconti ci restituisce una Roma lontana dai cliché da “Grande Bellezza”: Paris riesce a raccontarci paesaggi emotivi che sono squarci di vita, esistenze al neon tra la follia della nostra normalità. Dopo il realismo di tanti scrittori finalmente uno scrittore capace di inventare una nuova corrente letteraria: “il neon-realismo”, un realismo al neon, dove luce e ombra appartengono alla stessa sostanza di quella maledetta poesia che è la vita. FateVi del male: leggete “Roma Kaputt Mundi”

Gian Paolo Serino

 

(Valletta Edizioni, Monterotondo, 2015)

“Vengo sparato fuori dal treno. A momenti cado. Il tempo di rimettermi in sesto e vengo accerchiato. Una quantità di prossimo pazzesca, un’orda lanzichenecca che assale lo spazio per fottere ogni centimetro. Mi ci ritrovo dentro, mentre l’uscita comincia ad intasarsi. C’è chi urla, chi ride. C’è chi, disperato per il ritardo e con la paura di perdere l’ultimo treno utile per lasciare Roma, si trasforma in una belva. E spinge, sgomita e strepita affinché lo si lasci passare. Ci si muove piano, mezzo passo la volta, uno incollato all’altro. In una forma di contatto che non ha niente di umano. In un trionfo di isteria che nessun buonsenso può e potrà battere. Le scale si avvicinano con una lentezza agghiacciante. Sembrano volerti portare giù, più giù, in qualche specie di inferno”.

domenicoparis

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